UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO – come gestire lo smart working in azienda (infografica)

smart working in azienda

UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO – come gestire lo smart working in azienda (infografica)

Durante l’emergenza chi più chi meno ha adottato forme di lavoro a distanza. Per questo il tema “smart working” in azienda in questo periodo ha prepotentemente invaso le nostre giornate professionali. 

Ma lo smart working vero, quello che può portare reali benefici nella gestione dell’azienda in termini di risultati, cost saving, miglioramento del clima aziendale e del benessere dei dipendenti, è un modello organizzativo ben definito e strutturato.

Un modello già adottato durante la pre-emergenza dal 58% delle grandi imprese e dal 12% (al quale si aggiunge un 18% che lo adotta informalmente) nelle PMI.

Questi dati ci fanno capire che, emergenza a parte, non è necessario essere una grande impresa o una società di servizi per adottare lo smart working in modo organico in azienda.

Ma perché diventi reale opportunità occorre ripensare e ridisegnare non solo come l’azienda lavora, ma anche come agisce, considerando che non sempre si opera solo in un ambiente digitalizzato. Inoltre è indispensabile lavorare per eliminare le criticità derivanti troppo spesso da un’introduzione non pianificata o standardizzata

Nel precedente articolo abbiamo parlato di come affrontare il cambiamento, ma come possiamo gestire efficacemente lo smart working in azienda? Ecco gli step da seguire:

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1. Riflettere e cambiare la cultura dell’azienda

Per uno smart working efficace in azienda bisogna passare da una cultura manger-centrica -di centralizzazione e controllo dell’esecuzione- a una cultura di condivisione, che favorisca la comprensione, la visione e le prospettive d’insieme del team.

2. Studiare i flussi della nuova organizzazione per lo smart working in azienda 

Ogni azienda ha sue caratteristiche, le sue necessità e le sue prospettive. Perché funzioni il modello di gestione dello smart working deve essere personalizzato e concreto. Per eliminare le criticità derivanti da un’introduzione non pianificata bisogna partire da cosa ha funzionato e cosa è da migliorare nella gestione dell’emergenza. 

3. Migliorare i processi individuando e utilizzando strumenti condivisi 

Lo smart working vero consente alle persone di agire autonomamente in modo efficace. E se in periodo di emergenza poteva sembrare abbastanza, per garantire in azienda un’organizzazione efficace dello smart working è necessario rendersi conto che adottare una semplice piattaforma per i meeting online non è più sufficiente

4. Rivoluzionare la gestione delle HR

Gestire le risorse umane in modo nuovo è indispensabile, sia come presupposto per la gestione autonoma del lavoro a tutti i livelli sia per consentire alle persone di agire in modo indipendente, organizzando in modo personale il proprio lavoro e massimizzando i risultati.

5. Formare e formarsi

Pensando non solo alle nuove skills da apprendere, ma anche ad accrescere quelle esistenti, per acquisire il più velocemente possibile le competenze necessarie a gestire efficacemente il nuovo modello organizzativo. 

 

È solo così che il modello smart working si trasforma in un’opportunità.

Nel medio periodo una corretta gestione dello smart working in azienda porta anche al risparmio di infrastrutture e alla possibilità di attingere a talenti non necessariamente domiciliati in zona. E, ultimo ma non meno importante, al miglioramento dell’equilibrio per i collaboratori tra vita professionale e privata, accrescendo la motivazione e il coinvolgimento. 

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Foto copertina by Annie Spratt on Unsplash